Non capisco se si stanno volontariamente travisando le mie affermazioni o se c'è un altro problema che non colgo.
Non ho mai detto che il giardino sia un ecosistema nè che l'animale vivrebbe come vive libero in natura, ho detto e ripetuto che il giardino è un habitat naturale (nel significato latino del termine ovvero dove si abita) contro la ricostruzione (habitat artificiale) che si è costretti a fornire in casa e che solitamente cerca di imitare un habitat naturale.
Vivli' ha scritto:Non é poi così assurdo se si pensa ai pesci nell' acquario!!
Stanno lì per nostro piacere eppure liberandoli in mari fiumi e laghi andrebbero incontro a morte certa!
Premesso che io non ho mai affermato di liberare animali in natura, se si vogliono avere dei pesci la scelta è obbligata sull'acquario, in nessun altro modo è possibile ospitarli. Se si vuole avere un coniglio o una cavia e si ha un giardino si può invece
scegliere se tenere l'animale in casa o in giardino. A meno che qualcuno non abbia un fiume amazzonico o una barriera corallina nel cortile di casa trovo decisamente improbabile che possa tenere dei pesci se non in un acquario.
Rowena ha scritto:Ma poi che cosa c'è di ambiente naturale nei nostri giardini, a parte il sole, la pioggia e le differenze di temperatura?
Scusa Rowena, ti sembra poco? Se ti sembra poco aggiungici anche l'erba, la possibilità di scavare cunicoli o tane, gli stimoli visivi, olfattivi ed uditivi. Sono tutte cose che in casa non si possono fornire.
Rowena ha scritto:Si può anche vedere come egoismo il voler far vivere un animale (che non è abituato da generazioni) in quell'ambiente non protetto, per la velleità di voler emulare un ambiente naturale che in realtà è impossibile da realizzare.
L'ambiente naturale è una cosa estremamente diversa, implacabile, governato dalla selezione naturale. Ogni animale se la deve cavare, non c'è la pappa pronta tutti i giorni, non c'è il veterinario specializzato quando starnutisce..........
Qui si fa confusione tra habitat ed ambiente, cosa che ho notato fare fin dall'inizio. Ripeto il giardino è un habitat più simile all'ecosistema (ambiente naturale) di provenienza dell'animale, NON E' EQUIVALENTE e non ho mai affermato che lo sia. Sto notando che qui tutti considerano mettere un animale in giardino come abbandonarlo a se stesso. Fin dall'inizio ho detto che un animale in giardino non corre pericoli alimentari perchè la totalità del cibo è fornita dal padrone quindi sicuramente non è abbandonato, in secondo luogo ho sempre detto che è una scusa che se l'animale è in cortile non ci si passa del tempo assieme. Chi ama i suoi animali è disposto a fare anche qualche metro per passare del tempo con loro, altrimenti è solo pigrizia. Premesso questo, che avevo già più volte scritto, non è che un animale in cortile vale meno che uno tenuto in casa, è evidente che se non sta bene il veterinario si chiama immediatamente sia che sia in cortile sia che sia in casa Ovviamente nel caso ci sia necessità lo si ospita all'interno della casa. Siamo seri per favore, il giardino non è un'entità persa in un buco nero, nè un luogo lontano e misterioso, è semplicemente un'altra parte della casa, che io personalmente vivo come vivo la sala, la cucina o la camera. Ci passo del tempo, me lo godo, così come posso godermi gli animali che sono lì, e credo sia una cosa normale che fanno tutti quelli che hanno un giardino.
Quindi, mi ripeto ma vedo che è necessario, premesso che il padrone in giardino passa quotidianamente del tempo con l'animale, instaura con lui un rapporto, controlla le sue esigenze nonchè il suo stato di salute, gli fornisce cibo e acqua freschi, controlla che l'animale sia in sicurezza (giardino recintato, ecc)... Premesso tutto questo, che poi è il modo normale di gestire un animale, dove sono tutti questi problemi?
strawberry2103 ha scritto:secondo me si sta facendo un po' un mischiotto.
che il giardino possa essere considerato natura è un po' ecco...assurdo. un giardino protetto, recintato è adeguatissimo per delle uscite, e nessuno dice di no. per lo meno, io sono favorevolissima.
se invece ci illudiamo, facendoli uscire o tenendoli fuori di tenerli come in natura...bè, no. l'animale è nato in cattività( giusto o sbagliato che sia-per me è sbagliato ma ormai è necessario metterci una pezza...) purtroppo è abituato a determinate cose, il che contempla anche le uscite in giardino. poi ripeto, dipende dall'animale. privare un cane o un gatto delle uscite in giardino è cattiveria( che tristezza quelli che mettono la traversa perchè il cane faccia pipì lì e la persona non sia costretta ad uscire) poi bisogna valutare gli altri animali. per dire una banalità, una mia cara amica tiene in esterna i conigli in estate...loro si scavano una tana, saltano, giocano e si divertono, mangiano l'erbetta (fieno e verdure)ma quando piove lei deve correre o si affogano perchè non riescono a distinguere determinate cose... inevitabilmente, anche avendo ancora certi istinti, altri li hanno persi e ne va della loro vita se non li si aiuta in alcune cose. in conclusione, ci vuole secondo me una via di mezzo, unita a buon senso e a valutare caso per caso. io se mettessi il mio coniglio maschio tonto fuori lo troverei impiccato alla rete, per dirne una, o se lo portassi in un parco mi mangerebbe il primo mozzicone XD
Concordo decisamente sul fatto che si è fatto della gran confusione travisando le mie parole, spero in modo involontario ma, vista la quantità di volte che mi sono ripetuta ho iniziato ad avere qualche dubbio. Come si suol dire, repetitia juvant quindi ho deciso di rispondere semplicemente ripetendo quanto sto affermando dall'inizio.
Come ho detto e ripetuto il proprietario passa comunque tempo con l'animale sia che questo sia in cortile che in casa. Come dici tu è ovvio che in cortile l'animale si diverta di più, nel caso il padrone veda dei problemi dovrà ovviamente prendere dei provvedimenti, ma questo lo deve fare anche tenendolo al chiuso, quindi nulla di anomalo.
Concordo che vada valutato caso per vaso, un animale adulto, abituato a vivere in un certo modo è diverso da un cucciolo che può invece essere inserito con più facilità. Ogni animale ha le sue peculiarità e le sue esigenze, ma qui stiamo dicendo cose ovvie.
Riassumendo e ripetendomi: ritengo che un cortile in sicurezza sia molto meglio che una intera vita chiusa in casa. Ritengo inoltre che un habitat, NON UN ECOSISTEMA, naturale (erba e terra come lettiera, sole, aria....) quale un cortile in sicurezza (
che non vuol dire liberarlo in natura e lasciarlo a sè stesso) sia di gran lunga preferibile al tenere l'animale chiuso in casa in un habitat artificiale. Da ultimo ribadisco che mi sembra assurdo se una persona ha la possibilità di fornire un ambiente più idoneo e naturale sconsigliarlo a favore di uno artificiale. Detto ciò sono sinceramente basita dalle obiezioni poste.
Non ho più intenzione di ripetermi, credo di aver enunciato in modo sufficientemente chiaro quanto avevo da esporre.