Lupa ha scritto:Qualsiasi animale "rimbambito" dalla cattività non corre alcun tipo di pericolo alimentare in un giardino domestico. Anche perchè in ogni caso la totalità del cibo gli viene comunque fornita dal padrone, l'animale si limiterà a rosicchiarsi qualche trifoglio selvatico o qualche radicchio.
Poi dai Rowena, siamo seri. Noi possiamo decidere pienemente di come vivere. Se tu da domani vuoi andare a vivere nella natura come in "nudi e crudi" nessuno te lo impedisce, proprio perchè tu sei libera di poterlo fare. Puoi decidere a che temperatura vivere, se stare al sole o no. Se tieni chiuso un animale in casa non sta al fresco o al calduccio, sta alla temperatura che decidi tu per lui.
Pensa a quei gatti d'appartamento che si sdraiano al sole che filtra dalla finestra e magari in casa va pure l'aria condizionata perchè il padrone ha caldo e vuole stare al fresco, mentre il gatto ama crogiolarsi al caldo.
All'aperto un animale può mettersi al sole, all'ombra, bagnarsi nella ciotola o fare mucchia con i fratellini o i suoi simili. Può regolare la sua temperatura e l'esposizione al sole che serve anche a sintetizzare alcune fondamentali vitamine. Può scavarsi una tana, una tana vera con i cunicoli, non gli serve la madre per sapere come fare, è istintivo. Sente suoni e odori, stimoli visivi e tattili dai terreni diversi. Non umanizziamolo nei comportamenti credendo che perchè noi viviamo bene in un certo modo deve per forza vivere bene così anche lui. Cosa da non sottovalutare poi è che in cortile ha sicuramente molto più spazio che in casa. Quindi io ribadisco, se una persona vuole tenere in casa il suo animale può fare come meglio crede ma per favore non mandiamo il messaggio che "in casa è meglio" perchè no, davvero, questo non è possibile.
Se parliamo di animali nel senso di pet, certamente che in casa è meglio.
Se vuoi, possiamo fare il discorso se è giusto tenere animali in cattività. Ma nel momento in cui sono nati in cattività nelle condizioni che ci sono nelle nostre case, certamente è meglio tenerceli.
Poi ci sono animali che è facile gestire, è semplice fare uscire in giardino o come i cani, portarceli dietro quando andiamo in giro.
Ma altri animali, più delicati o più complicati da gestire, che corrono maggiori pericoli all'aperto, per cui necessitano di gabbie e di recinti sicuri, se li teniamo fuori ci perdiamo in buona parte il rapporto che possiamo avere con loro.
E poi, quando fa freddo, ad esempio un gatto che va in giro, si rintana in casa e non esce. Non venirmi a dire che una coppia di conigli che vive in giardino (ammesso di essere riusciti a creargli un habitat adatto in cui non corrono pericoli), quando fa freddo, possono venire a rintanarsi in casa come un gatto?
Un conto è fare uscire a girare in giardino la coppia di conigli che abbiamo in casa, sorvegliandoli e controllando quello che fanno (dopo aver eliminato le piante nocive che ci possono essere), un altro è fare vivere una coppia di conigli in giardino tutto l'anno.
E poi, ad esempio i conigli che vivono in natura, si scavano tane profonde e articolate, fanno cose che in una gabbia o un recinto in giardino, ben difficilmente riescono a fare. Il fatto che ci sia l'erbetta, mica significa che sia un ambiente naturale in cui possono inserirsi in una colonia e vivere come farebbe un coniglio veramente in natura.
Siamo sempre noi, con i nostri occhi e la nostra mentalità a vedere le cose in un certo modo. Tanto vale ammettere che sono animali nati e cresciuti in cattività e che sono abituati a fare un certo tipo di vita felicemente.
Se vuoi, possiamo anche discutere del fatto che sia giusto o sbagliato, ma certo è un fatto.