Personalmente ho votato “si attacca al tram”.... Ma avrei dovuto “riversare” una minoritaria quota di voto, sulla opzione del premietto consolatorio/spezzafame.
Di fatto, c’è una ampia percentuale di situazione obbligatoria + una più piccola percentuale di casualità, sostanzialmente dipendente dalla sua condotta.
Spiego...
Io lavoro fuori casa (... diciamo pure fuori città), dal mattino presto fino al pomeriggio inoltrato/quasi sera.
Mia moglie, pressoché le stessa cosa.
Morale: se il sorcio si svegliasse alle 16, in preda all'appetito... ed avesse finito tutta la razione giornaliera...beh... non gli resterebbe che dar fondo alle sue scorte sepolte (... le quali ci sono per certo) od, in alternativa, leccarsi il pelo. Perché si troverebbe da solo.
Quando torno, ho un orario
SERALE ed un “rituale” preciso, per la quotidiana somministrazione di cibo (con le ciotole piene ho smesso da un bel po’, avendo constatato che le svuotava ad altissima velocità, mangiando come un disgraziato e/o seppellendone quantità inutilmente spropositate... Pertanto mi sono convertito alla oculata dose quotidiana, gli piaccia o meno).
.... Il tutto accompagnato o meno dalle periodiche pulizie parziali dell’habitat (= dipende se “è di turno”, quel giorno).
...
SE però – al mio ingresso in casa – si fa subito vedere, assumendo un caratteristico atteggiamento questuante, a metà fra il suricato vedetta ed il gatto di Shrek....
...Allora quello diventa il (solo) momento in cui gli propino immediatamente il premietto quotidiano, a mo’ di snack (...che possono essere due semini di girasole, piuttosto che la rinnovata porzioncina di spiga di panico, piuttosto che un pinolo, ecc.). Lui si contenta e si ritira.
Se rimane rintanato, io lo lascio in pace .... ed, in ogni caso, “ci si vede per cena”, regolarmente....