Lauretta ha scritto:non so la differenza tra l'adozione e l'acquisto, visto il prezzo irrisorio, le condizioni in cui stanno e la fine che farebbero
Decisamente non l'hai capita, se parli di "prezzo irrisorio". Al di là del fatto che l'adozione sarebbe stata gratuita, del fatto che la "mercificazione degli animali" non è una bella cosa, del fatto che ci sono tanti animali che hanno bisogno di aiuto... Perdonami, cercherò di essere franco, non per offenderti, ma perché credo che tu voglia prenderti cura al meglio dell'animaletto e dei prossimi che potresti avere.
A mio avviso hai commesso una serie di errori. In buona fede, certo, ma come hai detto chiaramente quando dici che hai agito "quasi d'istinto", ti sei fatta guidare dalle emozioni, non dalla razionalità.
Anzitutto, comprando l'animaletto hai premiato il negozio. Inutile nascondersi dietro un dito: se venderanno tutti o quasi i cricetini perché gente come te crede di "salvarli", vedranno che il business funziona e ne prenderanno altri. Per uno che salvi, almeno uno (e forse anche due) periranno. Non c'è soluzione. Un'altra utente ha detto in questo stesso filone che un negoziante non va in malora se non spendi 5 euro per comprargli il criceto. Perdonatemi, ma chi dice così non ha proprio capito il problema: il negoziante ha la mentalità dell'imprenditore, se un prodotto non tira, non lo vende più, se tira lo vende ancora e, magari, ne ordina più pezzi. Se gli compri il criceto, ne prenderà ancora. Se non gli compri il criceto ma gli compri altri articoli, smetterà di vendere il criceto ma non gli altri articoli. Il discorso che è stato fatto "non compro alimenti o altro dove tengono gli animali" sarà un discorso genuino, ma non ha NESSUN POTERE, non cambia minimamente la situazione o la politica dei negozianti, proprio perché la questione è mal posta e mal interpretata.
Per l'adozione, poi, io ti avrei aiutata portandoti o facendoti avere il criceto, in tempi ragionevoli, fornendoti tutte le informazioni PRIMA, di modo che non commettessi altri errori o ingenuità che dimostri di fare, come molti, solo per inesperienza.
Per esempio, dici di aver preso una gabbia piccola perché così "si adatta meglio". Che vorrebbe dire, di grazia? Non credere che si adatti prima o meglio in una gabbia piccola, anzi! Se poi un giorno gli cambi gabbia comprandone una più grande, dovrà riadattarsi, quindi farà lo sforzo due volte. Forse valeva la pena attendere prima di prendere il criceto, anche per avere già una gabbia di dimensioni adeguate, avendo già risolto i problemi logistici e di famiglia.
Insomma, prendere un criceto dal negozio illudendosi di averlo "salvato", quando invece ne hai solo condannato uno o due diversi dal tuo, per farlo stare in una gabbietta piccola dovendo imparare in fretta e furia cose che potevi imparare con calma non mi pare un'azione particolarmente ben riuscita. Perdonami, non voglio offenderti, voglio solo indurti a riflettere affinché tu non commetta più gli stessi errori e chi ci legge possa capire come è bene NON comportarsi in questi casi.
Io sono il Presidente dell'Associazione Italiana Criceti e ti devo confessare che noi facciamo anche centinaia di chilometri per dare in adozione criceti gratuitamente, per salvarli da un triste destino, eppure dopo anni di attività sono giunto alla conclusione che i guai più grossi non li provocano i negozianti senza scrupoli o i disgraziati che maltrattano o abbandonano gli animali: li provoca chi agisce d'impulso, "in buona fede", esattamente come hai fatto tu. Per questo mi permetto di usare un tono perentorio, "absit iniuria verbis", ma ti invito a riflettere attentamente a tutto ciò che ho detto.
A questo punto, ovviamente, benvenuto al cricetino, saremo molto lieti di aiutarti, però poni le varie domande nelle sezioni adeguate, non tutte qui in questo filone, altrimenti si farà confusione.
Saluti,
Théoden
Multa non quia difficilia sunt non audemus, sed quia non audemus sunt difficilia (Seneca).