Non c’è dubbio che il criceto fa parte dei tanti animali che possono prendere il Coronavirus.
I dorati sono stati anche ampiamente usati nelle sperimentazioni (per vedere se il siero di un criceto guarito può favorire la guarigione di uno malato o anche per testare i tessuti delle mascherine provando a mettere criceti contagiati vicino a criceti sani separati dal tessuto e creando correnti d’aria per trasportare il virus). La malattia si manifesterebbe con un paio di settimane di malessere, senza in genere arrivare alla morte dell’ animale.
Ciò che è certo è che i criceti si possono facilmente contagiare tra loro, e poi sviluppano ottimi anticorpi da guariti. E che possono prendere il Covid in condizioni
create in laboratorio.
Ho provato a cercare e non ho trovato riferimenti al “contagio in condizioni naturali” da uomo a criceto, magari è una cosa poco probabile.
Uno studio fatto su cani e gatti domestici in Italia ha mostrato chiaramente che ci sono contagi uomo-animale spontanei, non mi risulta abbiano fatto lo stesso test su animali esotici.
Per sicurezza direi che vale ciò che raccomandiamo anche per altre malattie come influenza e raffreddore, forse con un po’ più di rigore visto che la malattia in questo caso può essere più pesante: niente coccole, niente contatti ravvicinati, non tossirgli vicino o comunque usare la mascherina per avvicinarlo, igienizzarsi le mani prima di toccare le sue cose.
Dai, non sarà complicato!
In bocca al lupo per te piuttosto, aggiornaci!