Lupa ha scritto: Articoli sull'alimentazione in arrivo!!!
Si fa interessante, almeno per me. Poi ci vorrà un bel po' di lavoro, ma se impieghiamo un po' di tempo per raccapezzarci, va bene lo stesso.
Si, gli habitat usati nello studio, avevano la parte superiore a sbarre. E lamentavano anche che poi non potevano in realtà monitorare l'attività del criceto sotto 80 cm di lettiera.
La mia dorata Mefi, non andava sotto la lettiera, scavava, spostava, ammucchiava la canapa, si sistemava le sue cose, ma non si "immergeva", lavorava in superficie. Mentre era un'arrampicatrice provetta, alla minima occasione partiva all'arrembaggio della scalata in un battibaleno.
Correva come una lippa per la stanza, si vedeva che era proprio una sua esigenza. Lei, a parte i primissimi tempi dopo il suo arrivo, non faceva la ruota (una Silent Spinner da 30 cm).
Però, ad esempio quando le avevo tenuta chiusa l'uscita dai box, perché stava molto male per una brutta bronchite, lei appena aveva iniziato a riprendersi, si era messa a fare la ruota. Ma una volta che si era ritrovata campo libero nella stanza, aveva immediatamente ripreso a non usarla per niente.
Anche gli ultimi tre mesi, quando ormai aveva una grave cardiopatia conclamata, si vedeva proprio che, anche se ormai raramente, ogni tanto voleva uscire a girare. E nonostante le sue condizioni, si faceva anche qualche corsetta. Era proprio nella sua natura.
Indubbiamente uno strato molto alto di lettiera nell'habitat e/o uno scavascatola veramente grande è ottimo per un criceto, ma per conto mio è solo uno degli elementi che un criceto deve avere a disposizione nel suo habitat e viene dopo le dimensioni dell'habitat e la possibilità di uscire a scorrazzare. Non può sostituire questi due elementi.
Se un neofita ha un dorato che rosicchia le sbarre, non gli si può consigliare di mettere alcune decine di centimetri di lettiera, prima serve l'habitat di dimensioni idonee e le indispensabili uscite a girare per una stanza, poi viene lo strato di lettiera molto alto e lo scavascatola (che comunque per un dorato deve avere dimensioni veramente grandi per avere un vero significato).
Nelle nostre case può essere complicato dare ad un dorato una gabbia enorme, nettamente superiore ai 90, 100 centimetri e allora l'unica soluzione per farlo stare bene è farlo uscire a girare.
Anche nei requisiti richiesti dalle associazioni per dare un dorato in adozione, è proprio richiesto di farlo uscire a girare almeno un'ora al giorno.
Del resto in natura un dorato si scava una tana molto profonda e articolata, ma poi esce a circolare in superficie. E' un animale fisicamente strutturato, ha delle abilità fisiche non da poco che ha bisogno di sfogare, ha proprio bisogno di muoversi, di correre, di arrampicarsi, oltre che di scavare.
Lupa ha scritto: Riporto infatti traduzione delle conclusioni che riassume quanto abbiamo detto tutti sinora:
5. Conclusioni
Anche se la fornitura di lettiera profonda (80 cm N.d.T.) non può essere la risposta definitiva per un ottimale
allevamento di criceti dorati come animali da compagnia, la profondità della lettiera atta a costruire cunicoli può essere raccomandata per i proprietari di questi animali da compagnia.
Intanto viene trascurato il fondamentale risultato che i criceti tenuti con uno strato di lettiera di 80 centimetri erano ingrassati in maniera evidente rispetto a quelli che ne avevano meno. E' un chiaro sintomo di condizioni di vita non ottimali, che per conto mio servirebbe indagare in modo approfondito. O almeno segnalarne la necessità.
E poi l'affermazione "la profondità della lettiera
atta a costruire cunicoli può essere raccomandata", è così generica da lasciare spazio a qualsiasi interpretazione.
Basta avere davanti un criceto che scava (e non tutti i nostri criceti lo fanno), per vedere che con uno strato di 10 centimetri (che poi sono quelli raccomandati, ma insieme agli altri requisiti), il criceto si fa i cunicoli, le colline e le montagne di lettiera.
Poi è chiaro, come ho detto prima, non voglio essere fraintesa: uno strato alto di lettiera o/e uno scavascatola grande sono ottimi, ma vengono dopo le dimensioni dell'habitat e specialmente per un dorato dopo la possibilità di uscire a girare.
Poi, una cosa che si legge abbastanza di frequente e che ho notato di persona con i miei criceti: non tutti i criceti scavano, o meglio più o meno tutti scavano in superficie (solo il mio robo Jerry non faceva neanche quello), si sistemano le cose, si costruiscono un nido o il deposito scorte tra la lettiera, sotto qualche centimetro, ma pochi vanno veramente sotto sino in fondo.
Tra i miei, solo Mayhlin (ww) e ora Lisza si faceva e si fa grandi cunicoli e tane sotterranee sino al fondo. Gli altri sono sempre stati in superficie a trafficare e si che mi sono impegnata ad incoraggiarli con le cosine gradite nascoste in fondo alla lettiera, le vanno a prendere e poi tornano su e ci restano.
Invece una cosa che ho osservato è che quando un criceto è intimorito, a disagio, allora tende ad andare a rifugiarsi sotto la lettiera in fondo. Ad esempio è normale che un mio criceto che non va sotto la lettiera normalmente nel suo habitat, se lo metto nel trasportino per andare dal veterinario, sparisce quasi subito sotto la lettiera, l'abbondante carta igienica e va in fondo.
E' una cosa che succede anche con i crici appena arrivati. L'ultimo, Squitzy. I primissimi giorni trafficava sotto a più non posso e avevo pensato che era un grande scavatore, invece ha subito smesso.
In conclusione, quando si parla di gestione ottimale di un criceto, io prenderei in considerazione l'altezza dello strato di lettiera (che di per se è sempre positivo) solo dopo aver dato al pelosetto le altre cose essenziali e prioritarie (dimensioni generose dell'habitat e indispensabili uscite quotidiane per un dorato).
E' evidente che almeno una decina di centimetri di lettiera scavabile e non facilmente deteriorabile ci devono comunque essere sempre.