Io penso che spargere i semi in giro per la gabbia sia una cosa che porta solo vantaggi al criceto. Cercando e scavando, lui segue il suo istinto naturale, si diverte, combatte la noia, usa il suo proverbiale fiuto per trovare i semi ed è costretto a fare movimento.
Sappiamo che in natura lui corre ogni notte per chilometri in cerca di cibo, cosa che è impossibile fare in cattività. Il correre su una ruota è utile per i muscoli, ma si tratta di un movimento stereotipato, su una pista sempre uguale. E' una corsa senza scopo, perchè non porta in nessun luogo.
Eppure, come ho detto altre volte, io ci ho messo del tempo a mettere in pratica il suggerimento del "mio" Die Brain, perchè temevo di non riuscire a capire se il criceto mangiava abbastanza. La ciotola è molto più comoda per noi, perchè vediamo il mix calare e questo ci tranquillizza.
Ma siccome io ho sempre tentato in tutti i modi di non "addomesticare" i miei criceti, anche a costo di rinunciare ad avere con loro un rapporto più stretto e gratificante, alla fine ho ceduto ed ho sparso i semi nella lettiera (lasciandone una piccola quantità nella ciotola).
Immediatamente mi sono pentita di aver aspettato tanto! Purtroppo il mio primo criceto Egidio ha sempre mangiato nella ciotola. Ma gli altri quattro, Sirio, Pierino, Nappo e Ugo, hanno sempre cercato (e trovato) i semi nella lettiera. Sirio era il più selvatico e solitario, tanto che lo consideravo autistico, ma quando gli ho sparso i semi nella lettiera, si è dato subito alla pazza gioia scavando e correndo in giro per la gabbia con evidente felicità. La cosa ha avuto un grande successo con tutti i criceti, tanto che ho messo dei semi anche nei nascondigli in corridoio, per rendere la loro ricerca più difficile ed interessante.
Ho invidiato moltissimo la fortuna di Marcone, che poteva portare Paciugo a scavare in un angolo del cortile. La foto del magnifico Paciugo davanti al suo scavo, mostra un criceto felice.